Numero 11: Mariarosaria

Intervista a Mariarosaria, vitivinicoltore creativa.

R: Ciao Mariarosaria! Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti e perché? 

Determinata, perché sin da bambina ho avuto le idee chiare, ho sempre espresso liberamente le mie opinioni e difeso il mio punto di vista, sono sempre stata sicura di me stessa e di ciò che pensavo da non perderla mai nemmeno di fronte alle difficoltà! Creativa in tutto, sia sulla mia persona che mentalmente, mi piace usare la fantasia per esempio per creare un piatto, vedendo possibilità dappertutto e costantemente alla ricerca di informazioni che possano far aumentare la mia espressione creativa! Allegra perché credo che l’allegria sia positività per se stessi e per chi ci sta attorno e poi con l’allegria si è sempre motivati ad andare avanti verso obiettivi futuri!

R: Se gli altri dovessero descriverti con 3 aggettivi quali credi sceglierebbero e perché?

Le persone che mi vogliono bene e che mi conoscono fino in fondo mi dicono che sono “Energica” perché non sto mai ferma e cerco di inventarmi sempre qualcosa. Però’ c’è sempre il rovescio della medaglia, perché questo mio modo di essere può essere visto al contrario, e per molti posso essere un’egocentrica sempre al centro dell’attenzione, forse a volte potrebbe dare fastidio ma non siamo tutti uguali e per fortuna non si può sempre piacere a tutti!! E l’altro aggettivo è “Buona” perché sono sempre molto disponibile verso tutti, parenti e amici!

R: Siamo molto curiosi di sapere qualcosa in più sulla tua attività… 

Sono Vitivinicoltore, vi state chiedendo cos’è e perché una donna ha scelto questa professione? Io e mio marito siamo proprietari di un’azienda agricola che coltiva uva primitivo per la produzione del famoso vino primitivo, un prodotto che contraddistingue il nostro territorio. È un lavoro tipicamente maschile, ma a me piace perché dietro un grappolo d’uva c’è tanto lavoro e passione. Il vitivinicoltore è la figura che oltre a coordinare le fasi di valutazione e progettazione degli impianti di vigneto è responsabile dell’intero processo produttivo della vite e la gestione di questa fase iniziale influisce direttamente sul ciclo vegetativo di essa e sulla qualità del prodotto finale, il vino, che tutti noi troviamo a tavola! Queste mie conoscenze da generazioni di vitivinicoltori mi ha portato alla cultura del vino in genere così da apprezzarlo e abbinarlo col cibo!

R: Quando hai lanciato l’attività e perché?

Così per caso e per curiosità, comunque devo ringraziare mia figlia di 13 anni che nel periodo del lockdown, mi ha aperto una pagina su Instagram di food e così eccomi qua. Mi è sempre piaciuto cucinare, fin da bambina pasticciavo, facevo torte per i compleanni di amici e parenti e all’Università vinsi un premio per aver trasformato l’omino dell’Italia ‘90 in torta! Tuttora i miei amici non fanno altro che dirmi di aprire un ristorante o una trattoria o di partecipare a Masterchef, ho dedicato 10 anni della mia vita a crescere i miei figli, senza tralasciare ciò che mi è sempre piaciuto, il lavoro lo sport e la cucina, stimoli per me per andare avanti! 

Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo?

La cucina è creatività, in ogni mio piatto esprimo ciò che sono, l’estrosità, la determinazione, l’innovazione, il cambiamento e il colore!! Sono un’autodidatta, ho imparato così da sola, vedendo leggendo e sperimentando! Il mio motto: ”Datemi un ingrediente e lo trasformo in piatti differenti!” R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? 

Non ho incontrato delle vere e proprie difficoltà perché postavo il mio piatto e vedevo che era apprezzato e ogni giorno aumentavano i follower, a volte pensavo che fosse una cosa stupida, o che nessuno si sarebbe interessato a ciò che cucinavo, ma nonostante ciò sono andata avanti, poi devo confessarvi che un giorno dopo aver visto che il cuoco Simone Rugiati ha messo un mi piace ad un mio piatto e ad altri ancora, mi sono sentita tra virgolette apprezzata e così è aumentata la mia autostima e oggi sono qui a scriverlo a voi!

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché?

Credo che avrei fatto la stessa cosa, magari con meno follower e senza intervista, oppure mi sarei inventata un altra cosa chissà!! L’importante è esserci! Non importa come, ma esserci!

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

11. Perché sono nata l’11/11, perché mia figlia è nata l’11/11. Avete visto? Ce l’avevo già nel sangue un numero primo!! Comunque grazie a voi ho capito che chiunque può essere un numero primo!

R: Grazie, è stato un vero piacere averti con noi. 

5 commenti su “Numero 11: Mariarosaria”

  1. Donna meravigliosa e speciale. La determinazione e l’energia che mette nella vita e in cucina è grande. Davvero un esempio da seguire.

  2. Ho conosciuto Rosy in questo percorso virtuale, ma spero di poterlo fare davvero. La sua cucina parla di lei,la sua energia viene trasmessa nei suoi piatti, una cucina tosta, ricca e creativa. Viene voglia di oltrepassare lo schermo per ogni scatto! 🤤🤤

  3. Bravissima Mariarosaria è stato un vero piacere leggere la tua intervista sei una persona che mi trasmette energia positiva…. Mi fa piacere ad aver conosciuto una persona come te meriti il meglio😘

  4. L’ho sempre apprezzata come donna,ho sempre creduto in lei …e oggi più che mai sono molto emozionata perché attraverso questo articolo chi non la conosce può estrapolare tutto di lei, perché è vera così come si è raccontata.

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