Numero 23: Denise Pignocco

Intervista a Denise Pignocco, combattente invincibile

 

R: Se dovessi scegliere 3 aggettivi per descriverti quali sceglieresti? E Perché? 

Tendenzialmente solare: perché amo ridere anche se al momento non sempre riesco a farlo. Fashionista: Perché amo la moda in tutte le sue sfaccettature, amo la ricerca di cosa indossare e poi perché sono abbastanza brava ad anticipare le tendenze. Quando parlo di anticipare le tendenze mi riferisco al fatto che riesco ad interpretare le mode che verranno, su quello sono davvero forte, ma tutto questo è dovuto al fatto che mi informo molto e dietro a tutto questo c’è la chiave fondamentale, la PASSIONE. Estrosa: Perché sono talvolta bizzarra sia nell’abbigliamento che nel carattere e poi perché credo di essere molto originale ed avere tanta fantasia e nonostante il mio amore per la moda non sto lì a farmi dettare tutte le regole, mi piace stravolgerle e mettere sempre del mio. Mi fa sentire me stessa.

 

 

R: Che aggettivi userebbero gli altri invece per descriverti? E perché? 

Autoironica: perché cerco sempre di sdrammatizzare e di non prendermi troppo sul serio. Ho imparato ad esserlo anche con i miei difetti fisici. E devo dire che mi ha aiutato nel tempo.

 

 

R: Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Attualmente sono dipendente presso un’azienda ma adesso, sono a casa per gravi motivi di salute. Motivo per il quale, mi sto avvicinando al mondo dei social, che come mai prima, mi stanno aiutando e tirando fuori da situazioni non sempre piacevoli e mi stanno facendo conoscere persone straordinarie ed interessanti, che mai pensavo di incontrare in una situazione del genere.

 

 

R: Quando hai deciso di lanciare la tua attività? E perché? 

Ho alcuni progetti in ballo ma attualmente sono ancora in fase iniziale. Mi piacerebbe però parlare di più sul web di quello che mi è successo per aiutare altre persone a convivere con questo male invisibile. Sono affetta da Fibriomialgia, la mia situazione è abbastanza grave e non sempre è facile abituarsi a tutto questo, ma la mia determinazione mi dice di intraprendere un percorso di conoscenza di questa malattia, che seppur diffusa, se ne parla e se ne sa molto poco facendo sentire le persone affette abbandonate a loro stesse… Talvolta malati immaginari. Vorrei cercare di sdoganare questo sentirsi malati immaginari, perché è il primo step con cui ci si approccia involontariamente alla malattia, od almeno per me così è stato, e sarebbe bello se venisse riconosciuta a livello nazionale perché di malattia pur sempre si tratta, ma non viene trattata a livello giuridico come tale. Essendo una patologia per me invalidante e cronica e senza cura specifica, sarebbe bello venisse approfondita di più. 

 

 

R:Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo? 

Sicuramente la forza interiore ed una estrema empatia.

 

 

R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

Non augurerei questa malattia a nessuno. Detto ciò, spero che chi come me ne sia affetto divulghi il più possibile la sua personale esperienza, perché potrebbe essere terapeutica per altri malati.

 

 

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? Come le hai affrontate? 

La difficoltà più grande sono stati sicuramente i dolori a livello muscolare ed in concomitanza quelli psichici e reumatici. Attualmente ancora persistono. Più che affrontare, ci combatto giornalmente, e gli affetti e la famiglia sicuramente aiutano.

 

 

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché? 

Avrei sicuramente vissuto una vita più serena e spensierata. Ma come mi piace pensare, anche dalle peggiori situazioni si può imparare e trarne qualcosa di buono. 

 

 

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

Il 23, perché oltre ad essere il giorno del mio compleanno, è il mio portafortuna da sempre.