Numero 23: Greta

Intervista a Greta Alessandra Ferretti, insegnante di danza dalla determinazione ferrea.

  R: Ciao Greta! Iniziamo conoscendoci un po’. Se dovessi scegliere 3 aggettivi per descriverti quali sceglieresti? 

Ambiziosa, perché punto sempre più in alto. Tenace, perché non importa quanto sia difficile o quante difficoltà devo affrontare, se desidero una cosa faccio di tutto per ottenerla. Testarda, perché faccio sempre tutto di testa mia.

R: Bene. E se dovessi invece chiedere a qualcuno che ti conosce? Quali userebbe?

Generosa, perché farei di tutto per le persone che amo. Estroversa, perché mi piace stare in mezzo alla gente ed esprimere in tutto e per tutto quello che sono. Acuta, perché ho la capacità immediata di elaborare le risposte ed argomentarle.

R: A proposito, ti va di raccontarci delle tue attività? Siamo molto curiosi.

La mia vita più essere descritta con una parola sola: DANZA. Essa infatti è il contro del mio mondo. Sono un’insegnante e faccio parte di due compagne di danza contemporanea, “Our Contemporary Ballet” che ha sede a Livorno, città nella quale sono nata e cresciuta e “Emox Balletto”. Ballo con entrambe ormai da tre anni e devo ammettere che è un grandissima soddisfazione dato che ho iniziato a frequentare i corsi di danza quando ero molto piccola. Grazie a Emox Balletto sono anche riuscita a realizzare il mio più grande sogno, ovvero esibirmi a New York City nel 2018. In parallelo è nata anche la mia passione per la scrittura, una passione che al principio era quasi un “gioco”, una valvola di sfogo. E’ così che è nato il mio primo romanzo. “Tutto accade per una ragione” infatti, è partito da un’idea che ho iniziato a concretizzare sulle note del telefono e successivamente sul mio pc. Mi sono ritrovata davanti un sacco di materiale quasi senza credere di averlo scritto io. La sua pubblicazione, lo scorso settembre, è stata una grandissima soddisfazione.

La mia vita più essere descritta con una parola sola: DANZA. 

R: Dicci di più. Quando hai iniziato?

Quando ho scritto la parola “fine” e ho realizzato di aver concluso il mio libro, mi sono detta “adesso che cosa ci faccio?”. Così senza neanche rileggerlo per paura di ripensarci, l’ho inviato ad alcune case editrici e una di esse si è mostrata subito interessante alla pubblicazione del manoscritto.

R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo?

Io credo che per scrivere un libro serva un grande equilibrio tra realtà e fantasia, in quanto le esperienze vissute aiutano a descrivere e rendere ancora più vere quelle sensazioni e quei sentimenti che vengono poi descritti nelle pagine di un romanzo, anche se la storia di esso è frutto della nostra immaginazione. Inoltre penso che sia fondamentale credere in se stessi e nelle proprie capacità. Se noi per primi crediamo nelle nostre abilità prima o poi anche il mondo esterno, anche una minima parte di mondo esterno, se ne renderà conto.

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? Come le hai affrontate?

La difficoltà più grande è stata trovare qualcuno che credesse in me e nel mio progetto.

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

Ho scelto il numero 23 perché fa parte della mia vita da sempre. Non per un motivo preciso ma tante piccole coincidenze che si ricollegano a questo numero. Non riesco a dare una spiegazione a ciò ed è proprio questa la parte più bella.

R: Grazie Greta, è stato un vero piacere averti con noi. 

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