Numero 3: Francesco

Intervista a Francesco, il più determinato degli imprenditori.

R: Ciao Francesco! Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti e perché? 

Determinato, Creativo, Entusiasta. Non c’è dubbio che la determinazione sia la caratteristica che metto al primo posto. Se si ha chiaro dove voler arrivare e si ha una fortissima motivazione al riguardo, il “come fare” non è mai un problema. Scelgo anche la creatività, per rafforzare il concetto di “come” arrivare a raggiungere i propri obiettivi. Essere creativi, pensare “lateralmente” per citare De Bono o “outside the box” è un’attitudine che è propria di chi non intende fermarsi di fronte alle avversità e di chi è orientato sempre alla soluzione e non al problema. In ultimo, ma non certamente per importanza, l’Entusiasmo: senza di esso non si è mai compiuto e mai si compierà nulla di eclatante. Sono un entusiasta ed un positivo per natura. Mi piace vedere sempre il lato positivo di ogni cosa, sebbene a volte è responsabile mantenere una certa cautela nel prendere decisioni.   

R: Se gli altri dovessero descriverti con 3 aggettivi quali credi sceglierebbero e perché?

Determinato, Resiliente e Risoluto. Il perché gli altri mi descrivano come Determinato è chiaro che rispecchia quanto già evidenziato nelle precedenti risposte. Chi ha la possibilità di vivermi, direttamente o indirettamente, sa bene che ho le idee chiare circa i miei obiettivi, personali e professionali. Resiliente, perché negli anni ho sviluppato “anticorpi” tali da permettermi di resistere ed adattarmi alle difficoltà, di vario genere e entità, senza mai desistere ma piuttosto rilanciando, anche a costo di intraprendere azioni azzardate. Risoluto, perché da sempre mi viene riconosciuta una capacità di Problem Solving che è di fatto tale grazie ad una conoscenza approfondita delle dinamiche nel nostro settore ed una capacità di trattare con tutte le persone a diversi livelli, mettendo al primo posto l’ascolto attivo.   

R: Siamo molto curiosi di sapere qualcosa in più sulla tua attività… 

Mi definisco Il “Global Mobility Expert”. Ovvero lo specialista della Mobilità di famiglie nel mondo. Aiutiamo le famiglie (compresi i propri animali domestici) a trasferirsi da un paese all’altro eliminando lo stress tipico del “cambiamento”, riducendo al minimo la possibilità di danni ai propri beni ed offrendo il massimo comfort, accompagnando tutto il nucleo familiare, amici a quattro zampe inclusi, con grande cura ed attenzione ad insediarsi nella nuova casa e nel nuovo paese, nei tempi stabiliti insieme.  

R: Quando hai lanciato l’attività e perché?

La prima società del gruppo (che attualmente ne conta 3) nasce nel 2008, da una tradizione di famiglia. Ho iniziato il mio percorso professionale proprio in questo settore. In particolare, mio padre  è da oltre 40 anni operante nel settore dei traslochi internazionali e nel 2008 ho raccolto il Suo testimone, lanciando un nuovo progetto innovativo che abbracciava trasversalmente non solo il servizio di trasloco, ma anche tutto ciò che è collegato al mondo della Global Mobility, ovvero il trasferimento del nucleo familiare nel mondo, animali domestici compresi, nonché i servizi legati all’insediamento nel nuovo contesto di vita, quali la ricerca casa, la ricerca scuola, la gestione delle pratiche burocratiche di immigrazione e molto altro. Chiunque abbia l’esigenza di muoversi nel mondo, può trovare in BLISS il suo miglior partner per un’assistenza completa a 5 stelle.  

R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

Di leggere anzitutto la celebre “Teoria dell’Iceberg” di Hemingway. Per qualche oscuro motivo, la maggior parte delle persone è portata a vedere solamente la parte superficiale delle cose. Questa metafora applicata al business è facilmente spiegata con la punta dell’Iceberg che rappresenta il successo “visibile” ai più. Ciò che la punta dell’Iceberg cela è l’altro 80% di massa nascosta dall’acqua, che simboleggia tutto il sacrificio, i fallimenti, le buone abitudini, la dedizione che c’è dietro il raggiungimento del successo. In breve, chi vuole intraprendere la carriera di imprenditore, che a mio dire è la più bella del mondo, deve certamente essere preparato al fatto che non si arriva in alto solo con le parole o con i buoni propositi. Dietro ogni grande imprenditore ci sono innumerevoli tentativi, fallimenti, tanta persistenza e abnegazione maniacale.   

R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo?

Oltre a determinazione, resilienza, risolutezza, entusiasmo e creatività, che ritengo essere attributi quasi essenziali per qualsiasi imprenditore, non nego che ciò che per me ha fatto la differenza è sicuramente l’abnegazione, il sacrificio, lo studio costante ed il continuo aggiornamento a tutti i livelli, la capacità di creare e nutrire relazioni, sviluppare la capacità di parlare davanti ad un pubblico, rendersi visibile su web, curare la propria immagine per rafforzare e rendere coerente il messaggio che si manda di se stessi, ascoltare tanto e tutti e poi avere la capacità di prendere le proprie decisioni, facendosi carico di onori ed oneri.   

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? 

Non c’è dubbio che le difficoltà sono state e continuano ad essere molteplici. Dall’accesso al credito nelle fasi iniziali, alla pianificazione della crescita aziendale, dalla gestione e l’automazione dei processi alla delega di attività chiave nei confronti di Manager capaci. Ogni fase di vita del gruppo ha avuto sicuramente delle difficoltà ma allo stesso tempo mi ha regalato sempre grandi soddisfazioni. Sono un grande sostenitore del motto: “per ogni problema esiste una soluzione”. Uno dei miei più importanti mentori, tempo fa mi ha insegnato il concetto di F-A-R-E per risolvere i problemi. Ovvero: focalizza e contestualizza il problema, analizza nel dettaglio lo scenario e le possibili soluzioni, risolvi il problema con quella che secondo te è la migliore soluzione, E-segui le azioni e continua a monitorare il trend.   

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché?

Nonostante la mia attuale professione, non ho mai smesso di studiare ed esplorare nuovi orizzonti. In particolare mi è sempre interessata la professione di investitore immobiliare. Se non avessi intrapreso il mio attuale percorso professionale, sicuramente avrei approfondito questo business. Detto ciò, nella vita non è mai troppo tardi per intraprendere nuovi progetti. 

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

Il mio numero primo preferito è il 3. Il Tre, infatti, per la numerologia simboleggia la creatività e la capacità di adoperare al meglio la propria conoscenza. Emana una profonda energia che si diffonde in modo vivace e coinvolgente. La persona “TRE” è  ottimista, ama decorare tutto ciò che è parte della sua vita, è produttivo e appassionato.  Ogni sua azione è  accompagnata da un grande entusiasmo e da una partecipazione attiva, manifestando, allo stesso tempo, una forte potenzialità interiore. Oltre ciò, il 3 ha insite delle caratteristiche “Divine”: è il numero perfetto scelto da Dante per costruire la sua magistrale Commedia e, parlando da cristiano credente, è il numero che rappresenta la Santissima Trinità.  

R: Grazie, è stato un vero piacere averti con noi. 

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