Numero 2: Anna Lofrano

Intervista ad Anna Lofrano, Sales assistant ed influencer.

 

R: Ciao Anna! Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti? 

Permalosa, sincera, disponibile. Permalosa perchè faccio fatica ad accettare le critiche. Sincera perché sono stata educata a dire le cose come stanno sempre anche se sono dure da accettare. Disponibile perché ci sono sempre per le persone che hanno bisogno di me (ovviamente chi lo merita).    

 

R: Se gli altri dovessero descriverti con 3 aggettivi quali credi sceglierebbero e perché?

Vanitosa: la maggior parte delle persone si soffermano sul mio apparire e non sul mio essere.    

 

R: Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Ho due vite parallele: principalmente lavoro in centro a Milano nello store kiko cosmetics; siamo un bel team di sole donne e le adoro tutte. Oltre all’assistenza vendita mi occupo anche degli aggiornamenti sulle vendite di fine giornata, email e tutto ciò che riguarda il negozio. Su Instagram lo faccio per hobby, mi piace raccontare, mi piace mostrare quello che faccio, i posti che visito, i cibi che mangio etc…    

 

   R: Quando hai lanciato l’attività e perché?

Non ho lanciato nessuna attività, tutto è iniziato per hobby, e tutto finirà per hobby, ho la possibilità di aver qualche collaborazione e sono grata per questo. Ma non è mai iniziato con fini economici.      

 

R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo? 

Sicurezza, determinazione, voglia di lanciarsi sempre, viaggiare, sperimentare, niente insicurezza (i social possono divorarti).    

 

R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

Innanzitutto amare se stesse, per piacere agli altri bisogna prima  “auto piacersi”. E non limitarsi per paura delle critiche o di essere giudicate. Fate sempre ciò che vi fa star bene!    

 

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? 

Fortunatamente a parte il giudizio superficiale di qualche persona non ho mai avuto chissà quali grandi difficoltà, sono stata sempre consapevole di quello che facevo; mi sono sempre trovata preparata.    

 

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché?

Inizialmente volevo laurearmi in scienze della formazione, amo i bimbi. Ho lasciato senza motivo, tornassi indietro non lo rifarei.    

 

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

Fin da piccola il mio numero è stato il 2. Non c’è un reale motivo, ricordo da piccola che alla domanda del “numero preferito “ la risposta era 2.    

 

R: Grazie, è stato un vero piacere averti con noi. 

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