Numero 5: Mariacristina Rigato

Intervista a Mariacristina Rigato, dirigente dinamica

 

R: Ciao Mariacristina! Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti? 

Dinamica, sempre stata una donna iper attiva ed impegnata. Altruista, che al giorno d’oggi non so se definirlo un pregio o un difetto ma preferisco far stare meglio gli altri. Cocciuta, sin da ragazza avevo ben chiaro dove volevo arrivare, a volte sono inciampata, ma poi mi rialzo e vado.

  R: Se gli altri dovessero descriverti con 3 aggettivi quali credi sceglierebbero e perché?

Forse sarebbe meglio chiedere a loro, ma penso direbbero disponibile se qualcuno mi chiede aiuto io ci sono. Divertente perchè mi piace la compagnia degli amici, riceverli in casa (quando si poteva) viaggiare, organizzare.    

 

R: Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Il mio lavoro ufficiale come dicevo prima, è dirigente d’azienda da 35 anni sempre nella stessa, come donna ho fatto fatica a raggiungere i miei obiettivi in un ambiente prettamente maschile, ma come dicevo prima la mia caparbietà ha fatto in modo che raggiungessi ciò che mi ero prefissata. Nel mondo di Instagram, essendo io un’appassionata di moda faccio un po’ di ricerca e mi piace dare voce a piccole realtà specialmente di donne che curano il made in Italy ed il vero hand made. Inoltre alla mia tenera età mi diverto ad indossare e farmi fotografare per alcuni piccoli brand. Non ultimo ho aperto una pagina che si chiama “Embè” dove mi diverto a pubblicare delle mie piccole creazioni fatte a mano che vanno da piccoli oggetti per la casa a borse fatte a crochet.    

 

R: Quando hai lanciato l’attività e perché?

Durante il primo lockdown ho deciso di dedicarmi di più, nel mio piccolo, all’attività su Instagram. Anche per far capire, che se anche di una certa età, noi donne possiamo sempre, e ancora, raccontare qualcosa.    

 

R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo? 

La determinazione, l’educazione e pretendere il rispetto.    

 

R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

Di non abbattersi di fronte alle difficoltà ma farle diventare delle opportunità.    

 

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? 

Come dicevo prima l’essere donna in un ambiente maschile non è stato facile.    

 

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché?

Il mio sogno da ragazzina era di fare la hostess perché io vivrei sempre con la valigia in mano.  

 

  R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

Il 5, il perché è il giorno del mio compleanno  

 

R: Grazie, è stato un vero piacere averti con noi. 

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