Numero 23: Selene Pernigo

Intervista a Selene Pernigo, estetista dalla grande passione

 

  R: Ciao Selene! Se dovessi scegliere tre aggettivi per descriverti quali sceglieresti? 

Ambiziosa, perché non mi fermo mai. Voglio arrivare sempre oltre. Prefiggendomi nuovi obiettivi giorno dopo giorno, e volgerli al termine con la mia gioia di vivere, gioiosa è il secondo aggettivo che mi affibbio. Cerco di vivere la vita così come viene. Facile?! Per niente! Ma affrontare ogni giorno con entusiasmo e voglia di sorridere può cambiare la vita. Determinata in conclusione. Determinata sulle scelte che ogni giorno mi trovo a prendere, severa con me stessa quel giusto da pretendere sempre di dare e ottenere il 100% del risultato.  

 

R: Se gli altri dovessero descriverti con 3 aggettivi quali credi sceglierebbero e perché?

Ahi.. questa è una domanda trabocchetto? Fatico a rispondere… ma posso sicuramente affermare che chi mi conosce veramente riesce a comprendere ogni lato di me. Se entro in empatia con una persona sono un libro aperto. Non serve nemmeno togliere la mascherina per capire cosa penso, basta uno sguardo. Tante volte dico “Selene non è per tutti”, non è presunzione, è che faccio fatica a mostrare tutto quello che ho da dare, solo chi riesce ad abbattere alcune mie barriere, riesce a scoprire di me ogni minima sfaccettatura.    

 

R: Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Mi occupo da 12 anni di bellezza! Ho iniziato a studiare il mondo dell’estetica all’età di 21 anni. Prima ho frequentato un liceo psicopedagogico/sociale continuando poi con l’università. Ma niente… Creme, trattamenti, relax e molto altro presero presto posto nella mia vita. 8 anni fa ho aperto il mio salone di bellezza: un connubio tra estetica di base e estetica avanzata grazie all’utilizzo di tecnologie.    

 

R: Quando hai lanciato l’attività e perché?

Contrastata dall’indecisione dei miei genitori, il 19 marzo decisi di dare forma a tutto il mio sapere riguardo questa magnifica attività. Sentivo il bisogno di confermare e mettere in pratica tutto ciò che sapevo, ma soprattutto toccare con mano un grande progetto che finalmente non doveva più essere solo idealizzato.    

 

R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo?  

Forse gli aggettivi con cui mi sono descritta possono rispondere benissimo a questa domanda. Essere molto pretenziosi da noi stessi per poter coltivare obiettivi, sogni e progetti. Mettere impegno e presenza in ogni compito che si svolge, ma allo stesso tempo prendere la vita con un pizzico di ironia. Con ironia intendo saper sorridere e ridere di sè e con un po’ di simpatia e buonumore regalare sorrisi agli altri! Vivere nel grigiore non è da me, ma soprattutto non porta da nessuna parte!    

 

R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

A chi vuole intraprendere questo percorso consiglio di studiare molto. La figura dell’estetista molte volte viene schernita con la frase: “strappa peli”, è denigratoria nei nostri confronti. Dobbiamo eliminare questa credenza. E dobbiamo farlo dimostrando davvero quello che siamo in grado di fare! Ho studiato tantissimi libri di cosmetici, di massaggi, ho seguito moltissimi corsi che facessero il modo di formarmi al meglio. Noi vendiamo benessere. Vendiamo bellezza. Quale donna non vorrebbe essere bella e sentirsi bene!!? Facciamo davvero un bel lavoro e dobbiamo dimostrarlo sempre!    

 

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? 

Le mie difficoltà sono state prevalentemente due: gli investimenti importanti di denaro che ogni “imprenditore” che parte da 0 si trova a fare per far crescere la propria Start-Up. Rinunciando quindi a moltissime cose in giovane età. Sono stata davvero sempre presente nel mio istituto per poter essere causa dei miei errori ma anche traguardo dei miei successi. La seconda difficoltà è il saper far conciliare tutto al meglio. Ogni tanto mi sento un pezzetto di tetris, vivo ogni giorno incastrando tutto alla perfezione. Ho un figlio di 13 anni e gestire l’attività estetica con la sua crescita non è stato semplice. Non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per essersi occupati sempre di lui in mia assenza.    

 

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché?

Se non avessi aperto il mio salone mi sarei comunque occupata di bellezza. E sicuramente sempre a contatto con le persone, creando nuove reti di relazioni. Non c’è stato giorno che io abbia pensato che questo settore non potesse piacermi! Amo lavorare con le donne, amo ogni sfaccettatura del mio lavoro: conoscere persone nuove, consigliare loro il prodotto adatto, eseguire i trattamenti, ascoltare. L’arte di saper ascoltare non è da tutti. E ogni persona che entra ha qualcosa da raccontare. In conclusione: “Bello è quello che quando lo vedi ti piace” se la caverebbe così frettolosamente San Tommaso sull’idea di bellezza. Quindi per poter espletare al massimo la vostra bellezza fate del vostro lavoro un vero piacere, una vera passione.    

 

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rapperesenta e perché?

Il 23.  E’ il giorno di nascita di mio papà e anche il mio… Il mio esempio, la mia retta via. La voglia di affermarmi giorno dopo giorno la devo proprio a lui. Osservavo già da piccola le sue grandi doti imprenditoriali, certa che un giorno avrei seguito le sue orme. Non a caso il mio istituto l’ho aperto il 19 marzo, festa del papà.  

 

R: Grazie, è stato un vero piacere averti con noi. 

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