Numero 17: Maria Cristina Guidetti

Intervista a Maria Cristina Guidetti, impiegata e influencer vanitosa

R: Ciao Maria Cristina! Se dovessi scegliere 3 aggettivi per descriverti quali sceglieresti? E Perché? 

Solare perché cerco di essere allegra e sorridente per il mio umore e per trasmetterlo agli altri. Combattiva perché se mi fisso un obiettivo in testa e ci sono degli ostacoli da superare non mi ferma nessuno. Vanitosa perché mi piace molto lo shopping. Lo trovo un toccasana per il mio buonumore tenendo lontano la tristezza e la negatività. In particolare sono una patita delle calzature!! 

 

 

R: Che aggettivi userebbero gli altri invece per descriverti? E perché? 

Beh diciamo che mi dicono spesso che sono una bella persona perché so ascoltare e dare dei buoni consigli ai miei amici e a chi me lo chiede. Poi solare perché sono allegra e appariscente perché sia fisicamente che con il mio carattere mi si nota. Aggiungo anche ironica e autoironica perché ritengo che prendersi un po’ in giro  sia una forma di intelligenza.

 

 

R: Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Allora in primis lavoro in un’azienda nel campo del beverages nel settore amministrativo. Quindi sono a stretto contatto con numeri, conteggi, budget, fatture e chi più ne ha più ne metta. Occorre essere precisi e meticolosi perché ci sono delle normative fiscali da rispettare. Poi però quando riesco e ho un po’ più di tempo mi diletto a fare l ‘influencer sui social o come si dice promoter. 

 

 

R: Quando hai deciso di lanciare la tua attività? E perché? 

Più che un’attività è un mio hobby in quanto si tratta di reclamizzare sui social brand di abbigliamento oppure pettinature o accessori vari a seconda delle necessità. È un modo divertente per spezzare un po’ la monotonia del mio lavoro di ufficio. Mi piacciono le foto, per cui quando per esempio indosso un bel vestito oppure sfoggio un nuovo look sui capelli mi piace postare le foto sui social taggando il negozio in questione. Si tratta di pubblicità e c’è chi ci costruisce un vero e proprio business se si impiegasse molto più tempo. Io mi limito al tempo che ho a disposizione visto che ho già un lavoro e una famiglia da seguire. Però io penso che coltivare le proprie passioni e i propri hobby sia un modo utile per restare sempre vivi e giovani a livello mentale e vivere sereni, soprattutto ora che stiamo passando un periodo delicato. 

 

 

R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo? 

Sicuramente occorre la determinazione e la precisione per quanto riguarda il lavoro di ufficio e in particolare della contabilità. Poi ti deve piacere. Io penso che la passione per quello che si fa sia l’arma vincente un po’ in tutti i campi. Ovviamente ci vuole anche la dovuta preparazione e in più il giusto comportamento per relazionarsi con i colleghi. 

 

 

R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

Io credo che una persona debba fare quello che si sente in base alle proprie capacità e comunque occorre la determinazione per raggiungere i propri obiettivi. Piccoli o grandi che siano. Occorre anche accettare le critiche purché siano costruttive perché in questo modo puoi migliorare te stessa e quello che fai. 

 

 

R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? Come le hai affrontate? 

Il periodo più difficile è stato sicuramente quando sono rientrata dalla maternità e lavoravo sempre come impiegata amministrativa ma in un’altra azienda. Mi sono dovuta licenziare dopo 20 anni di lavoro e con un buono stipendio perché non riuscivo più a conciliare il lavoro stressante e impegnativo con la mia famiglia. Ma ne è valsa comunque la pena in quanto cambiando settore e rimettendomi in gioco ho potuto trovare nuovi spunti e nuovi stimoli nell’ambito lavorativo, conoscendo nuove realtà e migliorando professionalmente.

 

 

R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché? 

Quando andavo alle superiori mi sarebbe piaciuto fare l’università specializzandomi nelle lingue tipo tedesco e inglese perché avrei voluto viaggiare nel mondo facendo l’interprete oppure la hostess. Ma fondamentalmente sono contenta così perché comunque ho un lavoro che mi piace e per il quale ho studiato, una famiglia e un po’ di tempo per me, oer coltivare le mie passioni nel tempo libero.

 

 

 

R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?

Il 17 mi ha portato fortuna perché è il giorno con cui mi sono messa insieme con il mio compagno. 17 luglio 2003 con cui convivo da 18 anni e con cui abbiamo avuto un figlio. È il numero giusto che fa da traits d’union tra il dovere e il piacere

 

 

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