Intervista a Francesca Rossetti, dirigente farmaceutica affidabile
R: Ciao Francesca! Se dovessi scegliere 3 aggettivi per descriverti quali sceglieresti? E Perché?
Con la testa per aria (così posso incontrare persone che, come me, volano). Determinata: quando qualcosa o qualcuno mi interessa veramente, in genere lo ottengo. Con sacrificio, lavoro, astuzia ed appunto determinazione. Furba: riesco sempre a girare la situazione a mio vantaggio.
R: Che aggettivi userebbero gli altri invece per descriverti? E perché?
I soliti “simpatica, intelligente, carina”. Chi mi conosce sa esattamente che posso essere assolutamente stronza, chi non mi conosce mi vede tipo angioletto.
R: Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi?
Mi occupo di dirigere con altre 14 persone un’azienda farmaceutica in Svizzera. Mi occupo fondamentalmente di confrontarmi con i nostri clienti e sincerarmi che in tutti i reparti proceda nel migliore dei modi.
R: Quando hai deciso di lanciare la tua attività? E perché?
La attività in svizzera non l’ho lanciata io, ho deciso di investire e ho fatto un ottimo investimento. L’attività “di consigliatrice prodotti” (odio il termine influencer) è iniziata per gioco e per caso. Ho iniziato ad avere persone che mi seguivano, e da lì ho iniziato a non usare instagram solo per utilizzare i filtri per cambiare le luci, ma a curare meglio l’immagine e raccontarmi per ciò che voglio passi di me: sincerità e fiducia rispetto a ciò che propongo. Non proporrei mai un prodotto o un vestito o un progetto nel quale non credo io per prima.
R: Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo?
Beh, una laurea in medicina o affini e tanta voglia di fare e di mettersi in giochi. Essere determinati a voler raggiungere “la vetta”.
R: Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso?
Se parliamo di “influencer” indubbiamente non “vendere” la propria immagine a tutti, ma SELEZIONARE MOLTO. Fare meno collaborazioni ma di qualità.
R: Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? Come le hai affrontate?
Sono state più che altro difficoltà di salute, e le ho affrontate rivolgendomi a professionisti che hanno risolto i miei problemi.
R: Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché?
Avrei fatto indubbiamente il medico perché volevo farlo fin da piccina
R: Terminiamo quindi con la domanda di rito, di chiusura, tipica del nostro giornale: quale numero primo ti rappresenta e perché?
17, come il giorno del mio compleanno
Una bella persona.
La conosco da qualche tempo e la trovo molto simile a me
Una bella persona è poco…ti conosco personalmente e posso dire che sei competente,colta, sicuramente intelligente,arguta e determinata ma anche dolce e sensibile. Meno male che ci sei 😉🤭