Numero 7: Francesco Lapolla

Intervista a Francesco Lapolla, medico pacato

 

Ciao Francesco! Se dovessi scegliere 3 aggettivi per descriverti quali sceglieresti? E Perché? 

Calmo, Determinato e Sognatore. Calmo perché ho affrontato tutti gli ostacoli che la vita mi ha messo davanti. Una parte di ciò che accade è inevitabile e non possiamo far nulla per evitare alcuni eventi, motivo per il quale arrabbiarsi o agitarsi purtroppo non porta a nulla. Determinato perché al tempo stesso mi sveglio ogni mattina pensando agli obiettivi che voglio raggiungere, sia quelli a breve termine che quelli a lungo termine. Ho imparato che le cose non si possono sempre programmare, ma ci si deve impegnare per raggiungere i proprio sogni. Ed ecco appunto perché sognatore, ho tante idee per la testa e cerco di spingere nella direzione dei miei sogni. La Vita è Unica e voglio viverla così.

 

Che aggettivi userebbero gli altri invece per descriverti? E perché? 

Direi forse Gentile, Testardo e Permaloso. Gentile perché forse fa parte della mia calma ma cerco davvero di essere gentile con tutti e di noni perdere mai la pazienza, molti dicono di non avermi mai visto nervoso e in effetti è vero. Ma al tempo stesso sono testardo e permaloso, non voglio avere sempre ragione sia chiaro, ascolto tutti ma spesso o quasi sempre alla fine faccio a modo mio!

 

Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Sono un Medico specialista in Chirurgia Generale ma da quasi 5 anni mi occupo di Medicina d’Urgenza lavorando nel Pronto Soccorso dell’Ospedale di Manfredonia (Foggia). Seguendo la passione per l’Urgenza da alcuni anni mi occupo di formazione di Primo Soccorso aziendale e scolastico ed inoltre sono Istruttore BLS-D formando professionisti e laici all’uso del defibrillatore e al riconoscimento delle situazioni di emergenza. Mi occupo inoltre del coordinamento del Gruppo Giovani Medici della Provincia di Foggia e da quest’anno ricopro il ruolo di VicePresidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della Provincia di Foggia.

 

Quando hai deciso di lanciare la tua attività? E perché? 

Ho deciso di lanciare la mia attività di Formatore in Primo Soccorso già da alcuni anni maturando dentro di me l’idea che non sia solo un problema del Professionista della Salute l’intervento di soccorso ma che chiunque di noi deve essere in grado di soccorrere una persona in pericolo adottando delle semplici tecniche e allertando nel miglior modo possibile i soccorsi. Per questo motivo cerco di trasmettere le mie conoscenze affinché chi si trova a dover soccorrere qualcuno lo possa fare senza aver paura di sbagliare, senza creare ulteriori danni e con la convinzione di potersi davvero sentire utili per la collettività.

 

Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo? 

Il mio percorso di studi ha previsto 6 anni per la Laurea e 6 anni per la Specializzazione ma come dico sempre io, più che l’intelligenza, ciò che mi ha premiato è stata la costanza. Le caratteristiche specifiche spesso si maturano nel tempo e a volte nemmeno pensiamo di averle, quando ripenso a me a 15 anni mai avrei pensato che non avrei avuto problemi a lavorare in un pronto soccorso e vederne di tutti i colori ogni giorno, eppure ora lo faccio e per me è un lavoro bellissimo. Persino il sangue freddo si può costruire, con passione e con studio.

 

Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

Ecco se dovessi dare un consiglio direi questo: sii costante, sii determinato. La stanchezza e i fallimenti fanno parte del percorso soprattutto quando è molto lungo, ma non esistono scorciatoie nel nostro lavoro, perché la gente ha bisogno di Professionisti preparati pronti a dare assistenza, risposte e possibilmente un sorriso.

 

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? Come le hai affrontate? 

Le difficoltà sono state tante ma mi sento un privilegiato, ho potuto studiare medicina e specializzarmi e questa è stata una gran fortuna grazie al supporto dei miei genitori. Ovviamente le difficoltà degli studi sono le stesse per qualsiasi percorso. Al termine del mio percorso di studi mi sono subito inserito all’interno del pronto soccorso dove oggi ancora lavoro e ho vissuto le difficoltà che si incontrano offrendo un servizio così frontale e diretto rispetto ai pazienti, i tempi di attesa, le lunghe code per le prenotazioni degli esami fino ad arrivare all’ultimo anno in cui stiamo vivendo l’emergenza COVID che ci ha fatto rivalutare e riscoprire quanto è bello il Nostro Sistema Sanitario Nazionale gratuito e libero e quanto hanno fatto male i tagli alla Salute negli anni passati. Su questo bisogna insistere: è necessario formare I professionisti della Salute, garantire formazione e lavoro con contratti decenti e allineati all’Europa, in questo siamo ancora molto indietro.

 

Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché? 

Cosa avrei fatto? Avrei fatto non so il pilota, l’astronauta o tutti quei lavori che sogni da bambino. Io da bambino però non sognavo di fare di Medico ma alla fine ci sono finito a farlo. E va benissimo così!

 

Terminiamo ora con la domanda di rito, tipica del nostro giornale, quale Numero Primo ti rappresenta di più? E perché?

7. Perché è il giorno della mia data di nascita, perché è la somma fra il 3 e il 4, il 3 del Divino e il 4 dell’Umano. E poi perché è il numero delle Vite dei Gatti, e l’avere 7 vite vuole dire avere tante opportunità 

 

Grazie mille Francesco, è stato un piacere averti con noi.

 

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