Numero 2: Michele Amato

Intervista a Michele Amato, futuro stilista

Ciao Michele, se dovessi scegliere 3 aggettivi per descriverti quali sceglieresti? E Perché? 

DETERMINATO, APPASSIONATO E SOGNATORE DETERMINATO: perché cerco di non perdere mai il mio obiettivo cioè quello di diventare stilista, e quindi cerco sempre di imparare cose nuove giorno dopo giorno, di apprendere sempre di più. APPASSIONATO: perché io nutro davvero una grande passione per ciò che faccio, mi affascina e stupisce allo stesso tempo ogni giorno per quello che scopro, studio e creo; e spero che questa mia passione cresca e diventi più forte giorno dopo giorno. SOGNATORE: perché come tutti, almeno io personalmente sogno ogni giorno di diventare un apprezzato stilista, è una cosa che desidero davvero tanto, e poi sarebbe anche una sorta di rivincita personale per tutte quelle persone che non credono in me e nelle mie aspirazioni. 

Che aggettivi userebbero gli altri invece per descriverti? E perché? 

FANTASIOSO E OSSERVATORE. FANTASIOSO: perché cerco di creare, quando disegno abbinamenti molto semplici e sobri, ma poi esagero e vado a disegnare un abito un po più elegante, mi sbizarrisco tirando fuori idee folli; e OSSERVATORE, perché osservo molto a partire dalle vetrine dei negozi, alle sfilate degli stilisti osservo e poi magari faccio mia quella idea, insomma creo un qualcosa di mio rivisitato secondo quello che poi è lo stile che piace a me. Quando osservo inoltre mi sento molto ispirato perché faccio attenzione a ogni minimo dettaglio, d’altronde penso che osservare, catturare le idee altrui e trasformarle, rivisitandole, sia di grande importanza per questo settore. 

Ci parli un pò di ciò di cui ti occupi? 

Io sono uno studente di moda, e studio tutte le tecniche dal disegno alla pratica. 

Quando hai deciso di lanciare la tua attività? E perché? 

La mia attuale attività è studiare, il mio principale lavoro al momento! Quello che apprendo a scuola e quello che svolgo a casa come “extra “, tipo disegni, cucito, post sull’abbigliamento ecc. Lo condivido sul mio profilo Instagram, facebook, tramite stories e video giornalieri.

Quali credi che siano le caratteristiche e le abilità necessarie per intraprendere un percorso come il tuo? 

Io credo che scegliere questo percorso voglia dire mettersi sempre in gioco, per affinare le abilità necessarie ad affrontare il lavoro nella sua vita pratica. Per arrivarci ci vuole costanza, continua ricerca nel settore e allenamento continuo anche nella parte manuale, per poter essere anche, in futuro, un bravo insegnante. 

Cosa consiglieresti a chi come te vuole intraprendere questo tipo di percorso? 

A chi come me vuole intraprendere questo percorso consiglio vivamente di essere costante, di non perdere mai la pazienza e di essere sempre alla ricerca di qualcosa da elaborare; e mai arrendersi alle prime difficoltà, un percorso come questo va curato ogni giorno per migliorare sempre di più in ogni aspetto.

Quali sono state le difficoltà che hai incontrato sul tuo percorso? Come le hai affrontate? 

Le difficoltà su questo percorso sono tante, e io sono solo all’inizio, molte volte perdo le staffe e voglio mollare tutto ma ci ripenso su e ci riprovo anche se mi arrabbio e butto tutto all’aria ma ci riprovo ancora e ancora finché non ottengo il risultato desiderato, quindi a chi come me reagisce alle cose in maniera istintiva consiglio di mantenere la calma e la soluzione giusta arriverà. 

Se non avessi intrapreso questo percorso, cosa avresti fatto? E perché? 

Il mio indirizzo di studio era inizialmente nel campo della medicina, ma capivo che non ero libero di esprimere me stesso, e ho cercato qualcosa che ho scoperto improvvisamente di amare: il disegno!! Da qui la scuola di moda è stata una vera rivelazione che adesso continuo con interesse sempre più alto e penso già a cosa fare dopo questi 5 anni ,con ulteriori studi e corsi di approfondimento, per andare verso il mio futuro nel mondo del lavoro. 

Terminiamo ora con la domanda di rito, tipica del nostro giornale, quale Numero Primo ti rappresenta di più? e perché?

Il mio numero primo è il 2, perché come tutti i numeri primi si dice essere solo ma è anche quello divisibile per tutti gli altri ed è per questo che mi collego agli altri ed è anche un numero femminile che rappresenta il verbo, la sapienza e la parola divina.

 

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